Del Monastero della Santissima Annunziata in Cammarata cui apparteneva il "nostro" giardino non abbiamo documenti relativi alla fondazione.
La fonte principale delle informazioni storiche a riguardo rimangono il libro “Cammarata notizie sul territorio e sulla sua storia” di Padre D. De Gregorio, pubblicato nel 1986, e i verbali delle n. 07 visite pastorali dei Vescovi di Agrigento dal 1540 al 1732, custoditi presso l'Archivio Storico Diocesano di Agrigento. Per quanto riguarda i verbali delle visite pastorali, abbiamo potuto trarre qualche preziosa informazione da esse grazie al sito internet dell'A.S.D.A. di Agrigento e grazie alla Dirigenza della Sezione Archivistica della Soprintendenza di Agrigento, che ha avuto modo di consultarne alcuni e di trasmettercene i contenuti. Abbiamo consultato diversi libri, citati nella BIBLIOGRAFIA di questo sito e messi a disposizione dalla Biblioteca Comunale di Cammarata.
Per quanto riguarda le fonti iconografiche, purtroppo la Chiesa dell'Annunziata non da più molte informazioni: nel Settecento l’interno è stato modificato con stucchi, gli altari attuali non corrispondono più a quelli descritti nelle visite. Sappiamo che in questa chiesa veniva conservata una piccola parte delle reliquie di S. Orsola che Ercole Branciforti fece arrivare a Cammarata dalla città tedesca di colonia nel 1578 e che il monastero era la sede della Cassa Depositi delle chiese e delle confraternite di Cammarata.
Appare quindi fondamentale la rappresentazione del giardino del monastero presente nel quadro "Sant'Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio" del 1663 custodito presso la Chiesa Madre di Cammarata.
Speravamo di ricavare subito preziose informazioni dallo studio del giardino, dalle mura e dalle indagini del sottosuolo con il georadar in collaborazione con gli studenti sedicenni dell'I.P.I.A. "Archimede" di Cammarata, ma purtroppo quando finalmente a marzo 2020 il nostro Istituto ha preso possesso legale del giardino, l’interruzione improvvisa delle attività didattiche a causa del Coronavirus ci ha impedito di condurre queste indagini in questo anno scolastico.
Abbiamo utilizzato molto le ricerche di materiali su internet e i siti consultati sono indicati nella SITOGRAFIA qui annessa.
La fonte principale delle informazioni storiche a riguardo rimangono il libro “Cammarata notizie sul territorio e sulla sua storia” di Padre D. De Gregorio, pubblicato nel 1986, e i verbali delle n. 07 visite pastorali dei Vescovi di Agrigento dal 1540 al 1732, custoditi presso l'Archivio Storico Diocesano di Agrigento. Per quanto riguarda i verbali delle visite pastorali, abbiamo potuto trarre qualche preziosa informazione da esse grazie al sito internet dell'A.S.D.A. di Agrigento e grazie alla Dirigenza della Sezione Archivistica della Soprintendenza di Agrigento, che ha avuto modo di consultarne alcuni e di trasmettercene i contenuti. Abbiamo consultato diversi libri, citati nella BIBLIOGRAFIA di questo sito e messi a disposizione dalla Biblioteca Comunale di Cammarata.
Per quanto riguarda le fonti iconografiche, purtroppo la Chiesa dell'Annunziata non da più molte informazioni: nel Settecento l’interno è stato modificato con stucchi, gli altari attuali non corrispondono più a quelli descritti nelle visite. Sappiamo che in questa chiesa veniva conservata una piccola parte delle reliquie di S. Orsola che Ercole Branciforti fece arrivare a Cammarata dalla città tedesca di colonia nel 1578 e che il monastero era la sede della Cassa Depositi delle chiese e delle confraternite di Cammarata.
Appare quindi fondamentale la rappresentazione del giardino del monastero presente nel quadro "Sant'Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio" del 1663 custodito presso la Chiesa Madre di Cammarata.
Speravamo di ricavare subito preziose informazioni dallo studio del giardino, dalle mura e dalle indagini del sottosuolo con il georadar in collaborazione con gli studenti sedicenni dell'I.P.I.A. "Archimede" di Cammarata, ma purtroppo quando finalmente a marzo 2020 il nostro Istituto ha preso possesso legale del giardino, l’interruzione improvvisa delle attività didattiche a causa del Coronavirus ci ha impedito di condurre queste indagini in questo anno scolastico.
Abbiamo utilizzato molto le ricerche di materiali su internet e i siti consultati sono indicati nella SITOGRAFIA qui annessa.
lo storico Domenico De Gregorio
Molte delle notizie storiche che abbiamo citato sono tratte dai liberi scritti dal cammaratese Domenico De Gregorio su Cammarata e citati in bibliografia. Abbiamo notato che è la principale fonte di notizie sul nostro territorio per autori di libri e di siti nazionali ed internazionali e quindi abbiamo deciso, durante il laboratorio, di dedicargli un approfondimento.
E’ stata una delle figure più eminenti del clero agrigentino del secolo XX, storico, teologo, poeta e d è conosciuto a livello regionale.
Nato a Cammarata il 24 agosto 1923, trascorse la maggior parte della sua vita tra il paese natale e Agrigento, dedicando a questi due centri tutto il proprio impegno di ricercatore. A undici anni fece il suo ingresso nel seminario diocesano, portandosi dietro una grande capacità di autodisciplinarsi e una ricca tradizione di cultura popolare e religiosa, dando vita ad una carriera cinquantennale di ricercatore appassionato. Conseguì nel 1953 la Laurea in Lettere classiche e nel 1956 quella in Filosofia. Perfezionò le lingue e la letterature straniere: alle lingue francese e spagnola, già perfettamente possedute negli anni di Seminario, si aggiunse nel 1958 il diploma di Lingua tedesca, conseguito all’Università di Salisburgo e nel 1960, a Bonn, quello in Lingua e Letteratura germanica. Infatti per i suoi studi attinse da archivi e biblioteche italiane e straniere
Nel 1976 divenne Direttore del diffusissimo settimanale diocesano, “L’Amico del Popolo” per quasi un trentennio. Nel 1985 conseguì a Roma il dottorato in teologia dogmatica.
Nel 1986 pubblicò il suo "Cammarata Notizie sul territorio e la sua storia" e in quell'occasione venne a Cammarata appositamente Leonardo Sciascia
Nel frattempo fu nominato anche Direttore della prestigiosa Biblioteca Lucchesiana in Agrigento, che cercò di riportare agli antichi splendori e alla quale lasciò per testamento la sua ricchissima biblioteca personale e che noi siamo andati a visitare il 17 febbraio 2020
Si spense il 26 maggio 2006, lasciando una settantina di volumi da lui pubblicati.
Al suo nome sono stati intitolati il Sagrato della Cattedrale di Agrigento, un’aula della Biblioteca Lucchesiana della stessa città e la Biblioteca Comunale di Cammarata.
Dall'enorme mole di notizie, basate sempre su documenti di archivio da lui cercati e tradotti in decine di archivi e biblioteche siciliane e non in tempi in cui non c'era internet e occorreva fare tutto a mano e in presenza, possiamo appena intuire quanto lavoro essa abbiano richiesto i suoi libri e quanta dedizione. Grazie Padre De Gregorio!